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LO STATO DI CONSERVAZIONE
L’intervento di recupero che presentiamo in questa pagina riguarda il restauro del Portale Centrale della Chiesa Madre S. Maria delle Vergini,posta in Scafati Provincia di (Sa) .
La superficie lapidea del portale, è costituita da materiale tufaceo color grigio scruro, materiale proveniente da cave locali simile alla pietra lavica.
Nel corso degli ultimi decenni,il Portale è stato oggetto da molteplici interventi di restauro,dovute al deterioramento della pietra e fattori quali,dell’umidità e del vento, cui si deve aggiungere l’azione delle soluzioni saline disperse nell’aria sottoforma di particellato atmosferico e interventi dell’uomo. Troppo spesso le fasi esecutive degli interventi di restauro sono affidate a singoli artigiani, a piccole imprese, a direzioni tecniche di poca esperienza specifica, con risultati scadenti, inadeguati e soprattutto disomogenei Lo scopo di quanto segue è quello di evidenziare e descrivere le fasi operative che contraddistinguono i nostri interventi di restauro: dalle indagini conoscitive alla esecuzione del lavoro. |
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INTERVENTO DI RESTAURO
L’attuale intervento di restauro della superficie lapidea del Portale, è infatti stato finalizzato ad eliminare le superfetazioni aggiunte conseguite durante gli interventi precedenti che avevano alterato eccessivamente l’aspetto originario.
Lo scopo è stato quello di riportare il Portale al suo originario splendore ottenuto tramite la riscoperta della superficie lapidea che era andata perduta o meglio occultata sotto gli strati di intonaco cementizio e del rivestimento plastico pittura a quarzo. |
Operazioni di intervento Come prima cosa si è proceduti alla rimozione manuale mediante scalpellini,bisturi e martellini dell’intonaco cementizio sull’intera supperficie del Portale.
Successivamente a questa operazione è stato indispensabile rimuovere meccanicamente i depositi solubilizzati con apposita strumentazione: bisturi e ablatore ad ultrasuoni sulle parti più tenaci e di quelle parti ricoperte da scialbi o ridipinture compatte che alteravano visivamente l’aspetto originario della pietra.
Terminato la rimozione si è passati alle operazioni di pulitura mediante operazioni progressive e graduali. Sono stati rimossi anzitutto i depositi superficiali coerenti che si presentavano piuttosto compatti, tramite compresse di sali inorganici e di carbonato di ammonio, testando previa provinatura la soluzione più idonea e i migliori tempi di applicazione. |
sotto alcune immagini delle fasi lavorative |
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