LE TECNICHE COSTRUTTIVE IN SICUREZZA
LA CONFEZIONE DEI CONGLOMERATI E LE TECNOLOGIE PER LA REALIZZAZIONE DEL CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO.
LAnalisi dei rischi e misure di sicurezza relativi alla confezione dei conglomerati.
Il conglomerato cementizio armato è costituito da materiali inerti (sabbia, ghiaia o pietrisco e barre dacciaio), legati da cemento, che reagisce con acqua ed eventuali additivi, realizzando una matrice solida con caratteristiche di resistenza, il cui valore è funzione dei giorni di stagionatura.
|
|
Il cemento .
I depositi di cemento in sacchi devono essere realizzati in modo da prevenirne la caduta, limitandone laltezza delle pile a non più di una decina di strati, mentre nel caso di depositi di cemento sfuso in sili metallici prefabbricati occorre verificare le fondazioni di questi ultimi e il loro fissaggio in sicurezza al suolo.
Il cemento può provocare dermatosi e allergie, è quindi necessario istruire gli addetti sulla necessità di frequenti pulizie della pelle o delluso di dispositivi di protezione individuale, quali: guanti e mascherine.
Gli additivi.
Gli additivi sono prodotti chimici, che vengono usati per modificare alcune caratteristiche dei conglomerati, quali: velocità di reazione con lacqua, lavorabilità, ecc..
Anche gli additivi possono provocare dermatosi e allergie, quindi è necessario provvedere a frequenti pulizie della pelle o delluso di dispositivi di protezione individuale, quali: guanti e mascherine.
Gli inerti.
Questi materiali vengono solitamente depositati allaperto in mucchi secondo langolo di attrito naturale, occorre quindi non elevare troppo laltezza di questi mucchi su superfici limitate per evitare distacchi e cadute del materiale.
Qualora si utilizzassero sili o tramogge per lo stoccaggio, occorre impedire al personale di entrare nei contenitori per smuovere il materiale intasato, perchè questo risulta un comportamento estremamente pericoloso ed ad alto rischio di incolumità del personale.
Le armature .
Le barre dacciaio, di varia lunghezza e diametro, di solito sono depositate allaperto e possono avere parti ossidate, quindi, la movimentazione e la lavorazione di questo materiale può provocare schiacciamenti o abrasioni con lesioni, che sono assolutamente da evitare in quanto possono causare infezioni di varia gravità, fra cui il tetano.
Quindi è necessario provvedere alluso di dispositivi di protezione individuale, quali: guanti e, nel caso di trasporto a spalla, di protezioni sulle spalle stesse.
È necessario anche provvedere a vaccinazioni antitetaniche e allimmediata disinfettazioni di abrasioni e ferite anche superficiali.
Le macchine per il confezionamento dei conglomerati.
Le macchine impastatrici del conglomerato possono essere fisse (centrali di confezionamento costituite da bettoniere o molazze) o autocarrate (autobettoniere).
In ogni caso occorre prendere in considerazione tutti i seguenti aspetti,obblighi normativi, quali:
1) la conformità del macchinario e la presenza della relativa documentazione (vedi DPR n.547/55 e DPR n.459/96);
2)caratteristiche di emissione di rumore per gli addetti e il personale presente in cantiere, nonchè per i terzi esterni al cantiere secondo il D.Lgs n.277/91;
3)la formazione all’uso del personale addetto.
La documentazione di accompagnamento, da tenere in cantiere insieme alla dichiarazione di stabilità e di ribaltamento sottoscritta da un tecnico qualificato (nel caso di impianti fissi), costituita da:
A)fascicolo tecnico e libretto di istruzioni duso;
B)garanzia e certificazione di conformità CE;
C)certificazione del livello di emissione sonora.
Attraverso lanalisi del rischio si devono predisporre tutti gli accorgimenti per lutilizzo in sicurezza delle macchine nei seguenti periodi temporali:
- installazione delle macchine fisse in cantiere;
- movimentazione delle macchine autocarrate;
- impiego delle macchine per produrre il conglomerato;
- manutenzione delle macchine;
- smontaggio delle macchine fisse.
Esistono numerose liste di controllo per individuare le misure di sicurezza nelle diverse fasi sopra citate prendendo in considerazione sia gli addetti alluso delle macchine sia i terzi esterni al cantiere, ma comunque esposti ai rischi del cantiere stesso.
Lanalisi dei rischi e misure di sicurezza relativi alle tecnologie per la realizzazione dei conglomerati cementizi armati.
Il getto del conglomerato cementizio armato avviene entro cassaforme che hanno la duplice funzione di dare forma al materiale, che ha consistenza più o meno plastica, e contenerlo fino al completamento della fase di presa e stagionatura, cioè fino allacquisizione del c.c.a. delle sue caratteristiche meccaniche definitive.
Le cassaforme.
Le cassaforme sono costituite da due parti: la parte di contenimento del getto, detta cassero, e quella di sostegno dei casseri, detta banchinaggio.
I casseri .
I casseri possono essere realizzati con vari materiali (legno, metallo, plastica) e, soprattutto con le forme e le dimensioni più diverse.
Deve essere controllata la solidità delle casseforme anche se sottoposte a sollecitazioni dinamiche dovute alla vibratura del conglomerato in fase di getto.
Qualora le operazioni di riempimento e vibratura dei getti nei casseri dovesse essere eseguite ad altezze superiori ai metri 2, occorre prevedere misure di protezione e sicurezza alle cadute di persone e cose mediante adeguate impalcature, ponteggi, reti o opere provvisionali.
I banchinaggi .
I banchinaggi devono sopportare con margini di sicurezza, oltre al peso dei casseri e dei getti, anche il peso delle persone addette alle lavorazioni e sovraccarichi accidentali (urti del bicchiere della gru, spinta del vento, ecc.) e il carico sui puntelli deve essere distribuito in maniera quanto più uniforme.
Le armature provvisorie devono essere realizzate in modo da consentire il disarmo del getto in sicurezza.
Nel caso di armature provvisorie di grandi opere (ad esempio centine di ponti ad arco, coperture di grandi luci, ecc.) è necessario che il progetto statico sia redatto da un tecnico abilitato, corredato dai calcoli statici.
Attraverso lanalisi del rischio si devono predisporre tutti gli accorgimenti per lo svolgimento in sicurezza delle attività relative alla tecnologia del conglomerato cementizio armato, esaminando le diverse fasi delle lavorazioni interessate, quali:
Lavorazioni delle barre dacciaio
Disposizione di armature metalliche;
Lavorazioni del legno e predisposizione di cassaforme per i getti;
Movimentazione del conglomerato cementizio e effettuazione dei getti;
Vibratura del c.c.a.;
Disarmo dei getti stagionati.
Esistono numerose liste di controllo per individuare le misure di sicurezza nelle diverse fasi sopra citate prendendo in considerazione sia gli addetti alluso delle macchine sia i terzi esterni al cantiere, ma comunque esposti ai rischi del cantiere stesso.
SCHEDA ELABORAZIONE DEL POS.
CATEGORIA:CARPENTERIA .
OPERAZIONE: Realizzazione di carpenteria in legno o metalliche per strutture in conglomerato cementizio armato e successivo disarmo.
ATTREZZATURE E MATERIALI A SERVIZIO DEI LAVORATORI .
ATTREZZATURE: Autogrù, Sega circolare, Attrezzatura varia.
MATERIALI: Tavole, Travi uso Trieste, Pannelli metallici, chiodi, minuteria
RISCHI PER LA SICUREZZA FISICA DEI LAVORATORI
- Contatto accidentale con le macchine operatrici.
- Cadute accidentali delloperatore e cadute dallalto del montatore.
- Strappi muscolari, abrasioni, strappi, punture e tagli.
- Schiacciamento di arti per caduta delle tavole o delle travi.
- Urti causati dalla movimentazione delle tavole o delle travi.
- Possibilità di tranciamento e di sfilacciamento delle funi.
- Caduta accidentale dallalto delle tavole o delle travi.
- Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro.
MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE NEL CANTIERE .
1) Adozione dei mezzi personali di protezione (casco, guanti, scarpe, cintura di sicurezza ed altri mezzi) previsti dagli artt. 377, 381, 383, 384, 385, 386 del D.P.R. 547/1955 conformi alle norme UNI-EN di cui al Decreto Min. Ind. Comm. e Art. 17/1/1997.
2) Adozione di mezzi per la difesa contro la caduta accidentale di materiali come disposto dall'art. 11 del D.P.R. 547/1955.
3) Adozione di impalcati di servizio idonei ad impedire o ridurre laltezza di possibili cadute (art. 16 del D.P.R. 164/1956).
4) Adozione di dispositivi atti al disinserimento della linea elettrica di alimentazione durante la manutenzione (artt. 47,48,344 e 375 del D.P.R. 547/1955).
5) Realizzazione di eventuali collegamenti elettrici a terra previsti dagli artt. 271 e 272 del D.P.R. 547/1955 con le modalità di cui agli artt. 324 e 325 del D.P.R. 547/1955.
6) Controllo dellefficienza della linea di alimentazione elettrica (art. 267 del D.P.R. 547/1955).
7) Adozione di segnaletica di sicurezza conforme al D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493.
TUTELA DEI TERZI ESPOSTI ALLATTIVITÀ DI CANTIERE .
rischi connessi alla singola lavorazione
- caduta di materiale
mezzi di protezione individuale e/o collettivi
- delimitare larea di movimentazione del materiale per mezzo di opportune segnalazioni
- Interrompere le movimentazioni con la grù in caso di presenza di persone o mezzi in prossimità dellarea di movimentazione
SCHEDA ELABORAZIONE DEL POS
CATEGORIA: Conglomerati cementizi e malte.
OPERAZIONE: Confezionamento di conglomerati cementizi e malte con betoniera a bicchiere o con raggio raschiante.
ATTREZZATURE E MATERIALI A SERVIZIO DEI LAVORATORI
ATTREZZATURE: Betoniera a bicchiere, ecc.
MATERIALI: Inerti, cemento, acqua.
RISCHI PER LA SICUREZZA FISICA DEI LAVORATORI
- Contatto accidentale con le macchine operatrici.
- Contatto accidentale con le parti in movimento dellimpianto di betonaggio.
- Inalazione di cemento.
- Elettrocuzioni
- Rumore
- Danni alla cute e allapparato respiratorio a causa del cemento.
- Caduta di materiale dallalto
- Allergeni
MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARSI NEL CANTIERE
1) Adozione dei dispositivi di protezione individuale (casco, occhiali, guanti, scarpe, mascherine ed altri mezzi) previsti dagli artt. 377, 381, 382, 383, 384, 385, 386, 387 del D.P.R. 547/1955 conformi alle norme UNI-EN di cui al Decreto Min. Ind. Comm. e Art. 17/1/1997.
2) Adozione di mezzi per la difesa contro la caduta accidentale di materiali come disposto dallart. 11 del D.P.R. 547/1955.
3) Adozione di mezzi idonei ad evitare lavvicinamento delle persone per mezzo di opportuni avvisi e transennamenti nel rispetto e con le modalità di cui allart. 12 del D.P.R. 164/1956.
4) Adozione di dispositivi atti al disinserimento della linea elettrica di alimentazione durante la manutenzione (artt. 47,48,344 e 375 del D.P.R. 547/1955).
5) Realizzazione di eventuali collegamenti elettrici a terra previsti dagli artt. 271 e 272 del D.P.R. 547/1955 con le modalità di cui agli artt. 324 e 325 del D.P.R. 547/1955.
6) le macchine impastatrici devono essere munite di coperchio totale o parziale atto a evitare che il lavoratore possa comunque venire a contatto con gli organi lavoratori in moto.
7) Tutte le protezioni devono essere provviste di dispositivo di blocco collegato con gli organi di messa in moto tale che: impedisca di rimuovere o aprire il riparo quando la macchina è in moto, o non provochi larresto allatto della rimozione o dellapertura del riparo;
non consenta lavviamento della macchina se il riparo non à nella posizione di chiusura (DPR 547/55 art.72)
8) Gli alberi, le pulegge, le cinghie e tutti gli altri organi o elementi delle molazze devono essere protetti ogni qual volta possono costituire un pericolo (DPR 547/55 art.55)
9) È vietato pulire, oliare, ingrassare, compiere opere di riparazione o registrazione su organi in moto
10) Utilizzare cavi di alimentazione e prolunghe resistenti ad acqua ed abrasione, del tipo HO73N-F o equivalente.
11) Adozione di segnaletica di sicurezza conforme al D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493.
12) Gli operai la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera i 90 dB devono essere sottoposti a visita medica obbligatoria annuale e biennale negli altri casi (art. 44 D.Lgs. 277/1991;
13) Per luso della betoniera vedi scheda specifica.
TUTELA DEI TERZI ESPOSTI ALLATTIVITÀ DI CANTIERE
rischi connessi alla singola lavorazione
caduta di materiale dallalto
inalazioni di polveri
Rumore
mezzi di protezione individuale e/o collettivi
- delimitare larea di movimentazione del materiale per mezzo di opportune segnalazioni:
- interrompere le movimentazioni in caso di presenza di persone o mezzi in prossimità dellarea di movimentazione;
- eseguire gli interventi rumorosi negli orari consentiti
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
.
- Guanti
- Calzature di sicurezza
- Casco
- Mascherina con filtro specifico, conforme UNI EN 136
- Indumenti protettivi
- Cuffie o tappi auricolari
- Occhiali.
|
|
|