ARCHITETTURA Progetti d'interni
LA STORIA della CALCE Cos'è la calce
 

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------ ELABORAZIONE DEL P.O.S.

SCHEDA
ELEVATORE A CAVALLETTO (MONTACARICHI)

RIFERIMENTI NORMATIVI APPLICABILI
• D.P.R. 164/56
• D.P.R. 547/55
• Direttiva Macchine CEE 392/89
• D. L.gs 626/94
• Norme CEI
• Circolare Ministeriale 31.07.81

RISCHI EVIDENZIATI DAL’ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO • caduta dall’alto
• urti, colpi, impatti, compressioni
• elettrici
• caduta materiale dall’alto

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONI
Rovesciamento o caduta della macchina
È necessario che la macchina sia installata come previsto dal costruttore su una superficie sufficientemente ampia e di adeguata resistenza.
Per gli elevatori a cavalletto possono essere previsti cassoni con zavorra da fissare al cavalletto posteriore (non si usino liquidi per il rischio che si forino i contenitori e venga a mancare la zavorra, nè improvvisati accumuli di materiale sfuso) oppure sistemi di collegamento a strutture fisse (per esempio collegamenti passanti sotto alla soletta su cui &grave installato, puntoni contro la soletta superiore, ecc...).
Caduta dall’alto dell’addetto all’elevatore
Le aperture e gli spazi prospicienti il vuoto devono essere dotati di parapetto normale.
Nella zona ove viene movimentato il carico, può essere lasciato nel corrente superiore un varco sufficiente al passaggio della fune che sostiene il carico (abbassando gli elementi metallici ribaltabili fissati al cavalletto anteriore); in questo caso il carico può passare fra tali elementi mobili e la tavola fermapiede (alta 30 cm almeno).
Analoga soluzione può essere adottata (per esempio utilizzando stocchi metallici opportunamente collegati a strutture fisse) per gli elevatori a bandiera.
Se il carico da movimentare è ingombrante è possibile ampliare il varco per il suo passaggio togliendo parti di parapetto, gli operatori dovranno però essere efficacemente protetti contro il rischio di caduta mediante imbracatura di sicurezza e dispositivi anticaduta.
Caduta di materiale dell’alto
L’imbracatura dei carichi deve essere fatta in modo idoneo per evitare la caduta o lo spostamento del carico durante il sollevamento.
Non utilizzare mezzi di fortuna per imbracare e sollevare i carichi (corde di recupero, tondini piegati a gancio, tubi o barre di ferro, filo di ferro, reggette di plastica, ecc...), usare solo materiale certificato CE (ganci con chiusura, corde metalliche o in tessuto, fasce in tessuto, catene, ecc...).
La marcatura CE unitamente alla portata deve essere indicata (con piastrine, anelli, ecc...) anche sul materiale stesso.
È da tenere presente che ampi angoli di apertura delle funi al gancio fanno diminuire significativamente la portata generale dell’accessorio usato per l’imbracatura riducendone pericolosamente l’efficacia.
Esporre una tabella indicante tale rischio e le variazioni di portata in funzione delle condizioni di utilizzazione delle brache di sollevamento chiarendone il significato agli addetti al sollevamento ed all’imbracatura dei carichi, potrebbe evitare gravi incidenti.
Particolare attenzione va prestata al sollevamento di materiale che potrebbe scivolare durante la movimentazione o elementi che potrebbero scivolare o fuoriuscire dall’insieme per effetto di oscillazioni, urti, ecc... (fasci di tubi lisci, sacchi che si rompono, ecc...).
Il materiale sfuso (mattoni, pietrame, giunti per ponteggi,ecc...) va sollevato entro contenitori idonei (benne, cassoni, cestelli).
L’addetto alla pulsantiera deve sempre porsi in posizione adeguata per poter osservare la zona di lavoro e non iniziare ad operare se vi sono persone sotto il carico. Il collega a terra non sosterà nella zona di carico e sorveglierà che nessuno vi acceda.
Inidoneità della macchina
Il paranco elettrico deve essere dotato di dispositivo automatico di fine corsa superiore (per evitare l’urto del gancio contro la struttura dell’elevatore) ed inferiore (a fine corsa devono restare ancora almeno due spire di fune avvolte sul tamburo).
Gli elevatori a cavalletto, alle estremità del binario di corsa del paranco devono avere appositi arresti ammortizzati.
È opportuno controllare periodicamente l’efficacia di tali dispositivi come anche dei sistemi di ancoraggio, zavorre, integrità della fune, efficacia degli ancoraggi della fune, del gancio e del freno.
Rischi di natura elettrica
La macchina deve essere collegata a terra mediante il cavo di alimentazione che deve comprendere il conduttore giallo-verde: la terra (meglio definito: conduttore di protezione).
A protezione della linea di alimentazione della macchina,contro i contatti indiretti, deve essere installato un interruttore magnetotermico-differenziale con soglia di massima di intervento non superiore a 30 mA (tipo salvavita).
A bordo macchina, per la protezione contro le sovracorrenti, deve essere installato un interruttore magnetotermico o fusibili (entrambi opportunamente dimensionati).
I componenti elettriciesterni (motore, interruttore, scatole di derivazione, prese a spina ecc...) per la presenza di polvere ed umidità devonoavere un grado di protezione adeguato (almeno IP 44).
Usare cavi flessibili resistenti all’acqua ed all'abrasione
I componenti elettrici non devono essere rotti o fessurati, i pressacavi devono essere idonei e ben posizionati.
Le prolunghe giuntate e nastrate o con prese a spina o adattatori di uso civile per la probabile presenza di acqua sono estremamente pericolose.
Non usare la pulsantiera per manovrare (tirare) il carrello o per ruotare la bandiera del paranco elettrico.

ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI
Prima dell’uso:
• verificare la presenza dei parapetti completi sul perimetro del posto di manovra;
• verificare la presenza degli staffoni e della tavola fermapiede da 30 cm nella parte frontale dell’elevatore;
• verificare l’integrità della struttura del cavalletto portante l’argano
• con zavorra: verificare l’integrità del contenuto dei cassoni e la presenza del dispositivo di chiusura;
• con ancoraggio: verificare l’efficienza del puntone di reazione o altro tipo di fissaggio;
• verificare la presenza, sulle estremità delle rotaie, dei tamponi ammortizzanti;
• verificare l’efficienza della sicura del gancio e dei morsetti fermafune con redancia;
• verificare l’integrità delle parti elettriche visibili;
• verificare l’efficienza dell’interruttore di linea presso l’elevatore;
• verificare la funzionalità della pulsantiera;
• verificare l’efficienza del fine corsa superiore e del freno per la discesa del carico;
• transennare a terra l’area di tiro.
Durante dell’uso:
• mantenere abbassati gli staffoni;
• usare la cintura di sicurezza in momentanea assenza degli staffoni;
• usare i contenitori adatti al materiale da sollevare;
• verificare la corretta imbracatura dei carichi e la perfetta chiusura della sicura del gancio;
• non utilizzare la fune dell’elevatore per imbracare carichi;
• segnalare eventuali guasti;
• per l’operatore a terra: non sostare sotto il carico.
Dopo dell’uso:
• scollegare elettricamente l’elevatore
• bloccare l’argano sul fine corsa interno della rotaia

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
– calzature di sicurezza
– cintura di sicurezza
– elmetto
– guanti
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Le 16 ore
di formazione sono obbligatorie dal 1 gennaio 2009



• Valutazione
rischio rumore


• Valutazione
rischio caduta dall'alto

• Valutazione
rischio caduta
materiale dall'alto

• Valutazione
rischio investimento
schiacciamento

• Valutazione
rischio urti/tagli
abrasioni

• Valutazione
rischio elettrocuzioni
folgorazioni


• Valutazione
rischio
vibrazioni

• Valutazione
rischio movimentazione
manuale
dei carichi




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